Brand Awarness, ecco cosa è realmente

Se si bazzica il mondo del marketing, non si può non aver mai sentito la parola Brand Awarness. Molti spesso si chiedono cosa indichi e di seguito, daremo delle risposte ed effettueremo degli approfondimenti. La Brand Awarness dunque, non è altro che il grado di riconoscibilità da parte di un marchio o un’attività.

Di conseguenza, più persone conoscono un prodotto di un certo marchio, più è alto il grado di Brand Awarness. Sembra effettivamente un discorso contorto ma lo si può semplificare dicendo che in sostanza, ad uno stimolo verbale, visivo o uditivo, se si associa un ricordo verso un marchio la percentuale di conoscenza del marchio è alta.

Questa notorietà però, deve sempre seguire degli indici e soprattutto, deve essere misurata considerando delle analisi di mercato approfondite. Queste vengono fatte soprattutto, per comprendere se un consumatore riconosce un brand e se lo identificano in maniera corretta.

Questo concetto, molte volte non viene considerato come dovrebbe. Eppure, dovrebbe essere di fondamentale importanza cercare di farsi riconoscere e soprattutto, cercare si posizionarsi nella mente del consumatore. Essere il primo brand che viene in mente alla propria clientela, è dunque un vantaggio non indifferente ed è a quello che bisogna puntare.

La piramide di Aaker per misurare la Brand Awarness

Ci sono dei metodi per poter conoscere il grado di Brand Awarness e tra questi, c’è anche la piramide di Aaker, ideata dall’omonimo.

Questo metodo, consente di comprendere dove si posiziona un brand, inserendolo all’interno di uno schema a piramide in base alla considerazione dei clienti o potenziali tali.

La piramide in questione, si suddivide in quattro strati classificati in questo modo: al primo livello c’è l’assenza di conoscenza; al secondo livello c’è una conoscenza seppur minima del brand; al terzo invece si parla di un buon livello di conoscenza; mentre all’ultimo livello, il più alto, c’è un livello di notorietà molto alto e qui si sviluppa anche un grado di fedeltà al marchio.

Per comprendere però la posizione reale all’interno della piramide di Aaker, come spiegato in questo articolo, è necessario considerare degli strumenti. Il tutto per avere la certezza e un certo tipo di professionalità, avendo a disposizione una valutazione effettivamente oggettiva.

Come primo elemento, bisogna prendere in considerazione Google Analytics. Questo per avere informazioni sul traffico, le frequenze di rimbalzo, le conversioni e tanti altri dati utili da inserire nel proprio foglio di analisi. Ci sono poi gli insight dei social media, quindi di Instagram, Facebook ed altri.

Qui dopo un’attenta analisi, bisogna passare alla creazione di una buona strategia SEO da mixare con le attività di Brand Awarness. Dunque, per comprendere come posizionarsi, è sempre importante effettuare un incrocio dei diversi dati a disposizione.

Migliorare la propria Brand Awarness, ecco come

Per migliorare il proprio livello di riconoscibilità, bisogna puntare a raggiungere degli obiettivi importanti. Qui non si può fare a meno di investire e soprattutto, di affidarsi ad esperti del settore per avere dei risultati garantiti.

Media Creators, una web agency a Venezia, da molto tempo opera nel settore delle campagne Marketing, per aiutare i clienti a raggiungere tutto ciò che desiderano. Oltre alle campagne, c’è bisogno di un buon piano editoriale, per creare dei contenuti che possano attrarre ed incuriosire quanti più clienti possibile.

Questi sono solo dei piccoli consigli per far crescere al meglio la Brand Awarness della propria attività, ma ci sono tantissime altre cose da poter fare insieme agli esperti del settore.

Aumentare la riconoscibilità del proprio marchio, significherebbe anche un aumento degli introiti. Quindi si tratta di un qualcosa da non sottovalutare assolutamente, poiché potrebbe solo trarre giovamento.

Ecco perché non bisogna mai sottovalutare l’importanza della Brand Awarness perché affinando il proprio metodo di comunicazione, raggiungendo un certo livello di reputazione, migliorerà tutto in positivo. Può un brand migliorare sempre più?

Certamente, più si lavora e più si possono raggiungere ottimi risultati. Il segreto è quello di non accontentarsi mai, cercando di offrire sempre il meglio per poi avere un ritorno dei propri investimenti.