La caduta di capelli è un problema per oltre 4 donne su 10

Sebbene sia spesso associata solo agli uomini, la caduta di capelli colpisce anche le donne. Ce ne parla il Dott. Emrah Cinik, chirurgo estetico della clinica Hair Hospital di Istanbul, Turchia

 I capelli seguono un ciclo vitale fatto di una fase di nascita, di crescita e distaccamento. Ogni capello, indipendentemente dagli altri, si trova in una di queste tre fasi.

Quando i capelli si distaccano, in condizioni normali essi sono prontamente rimpiazzati da nuovi capelli pronti a crescere.

Come conseguenza di questo ciclo naturale, ognuno di noi perde fino a 100-150 capelli al giorno senza necessariamente diventare calvo.

Quando si parla di caduta di capelli si intende una condizione in cui il netto tra nuovi capelli e capelli distaccati è negativo.

Il fenomeno, tradizionalmente associato al solo genere maschile, interessa tuttavia anche molte donne.

Secondo una stima recente, oltre il 40% delle donne dopo la menopausa è interessata da calvizie. Oltre i 70 anni la percentuale supera addirittura il 70%.

Nel genere femminile uno dei motivi principali legati alla caduta dei capelli è da attribuire in primo luogo allo sbalzo di ormoni. Con l’insorgere della menopausa, il corpo della donna riduce progressivamente la quantità di ormoni femminili, detti estrogeni. Questo è una delle motivazioni che fa alzare la percentuale di donne colpite dal fenomeno con l’avanzare dell’età.

Un’altra situazione simile si può verificare a cavallo di una gravidanza. Durante i 9 mesi di gestazione si verifica un incremento degli estrogeni che porta ad un allungamento della crescita dei capelli stessi. Al contrario, dopo il parto la fase di crescita anagen dei capelli si riduce drasticamente, portando ad una caduta molto evidente.

Secondo il Dott. Cinik, esperto chirurgo nel settore del trapianto di capelli, oltre agli squilibri ormonali ci sono diverse altre motivazioni che possono spiegare l’alopecia nelle donne.

Per esempio, lo stress quotidiano può portare, con il passare del tempo, ad infiammazioni locali che possono determinare una caduta dei capelli.

Oltre a questo, l’uso frequente di trattamenti e prodotti cosmetici aggressivi può danneggiare i capelli e il cuoio capelluto, facilitandone il distaccamento permanente.

Anche la genetica può giocare in sfavore di quelle donne che, per loro predisposizione ereditaria, sono più portate di altre a sviluppare patologie come l’alopecia androgenetica, che porta appunto a caduta di capelli.

Infine, anche fattori come l’inquinamento atmosferico o i cambi di stagione possono determinare una sostanziale perdita di capelli.

Quali sono le soluzioni più indicate per una donna che perde capelli?

La prima cosa che bisogna fare in questi casi è rivolgersi a personale specializzato, come un tricologo. Il medico effettuerà degli esami approfonditi, come il tricogramma, il wash test o il pull test, e sarà in grado di formulare la migliore terapia per la donna che perde capelli.

Tra le soluzioni più consigliate c’è sicuramente la terapia medicinale che si basa su principi attivi come il minoxidil o la finasteride.

Alternativamente, per far ricrescere i capelli in zone del tutto diradato, ci si può sottoporre ad autotrapianto di capelli.