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Cessione del Quinto: requisiti e chi può chiederla

La cessione del quinto è una particolare tipologia di prestito che permette a dipendenti privati ed a pensionati che dispongono di determinati requisiti, di richiedere ed ottenere un finanziamento.

E’ una delle tipologie di prestito più diffusa in Italia per via della facilità di ricevere denaro in cambio del pagamento di rate di rimborso che verranno sottratte dalla busta paga del lavoratore o dal cedolino pensione del pensionato.

Ma vediamo nel dettaglio come funziona questo tipo di prestito, quali sono i requisiti che un soggetto deve avere per richiedere una cessione del quinto, i documenti che servono e quali sono le assicurazioni che devono essere obbligatoriamente sottoscritte in associazione alla cessione del quinto.

Come funziona

Il funzionamento del prestito in cessione del quinto è molto semplice: il richiedente che riceverà la somma di finanziamento si impegnerà a ripagarlo a rate; esse potranno avere il valore massimo di un quinto del proprio reddito mensile, identificato nello stipendio o nella pensione.

La rata va parametrizzata al valore netto che si riceve mensilmente, in modo che ‘il quinto’ sia sul netto e non sul lordo. Questo per garantire alla persona di avere comunque quattro quinti di stipendio per tutte le altre spese della vita quotidiana.

Il parametro del quinto della rata va a determinare anche il massimo importo che si può richiedere in prestito. Considerando che si tratta di un calcolo piuttosto complesso, è utile utilizzare tool come questi per conoscere qual è il massimo importo che si può richiedere per un prestito in cessione del quinto in base al proprio stipendio netto.

I Requisiti

Un qualsiasi dipendente privato che ha un contratto regolare di lavoro può richiedere il prestito in cessione del quinto. Anche chi ha un contratto lavorativo di tipo determinato può stipulare un contratto di cessione del quinto, per il quale sarà necessario che la durata di ammortamento del prestito non dovrà superare la data di fine del contratto di lavoro a tempo determinato.

Il trattamento di fine rapporto maturato è un altro dato molto importante. Infatti molte banche valutano a quanto ammonta questo tesoretto che il lavoratore ha accumulato negli anni di lavoro precedenti poichè, nel caso in futuro il dipendente fosse impossibilitato a ripagare le rate, l’istituto andrebbe a recuperare quello che resta da pagare proprio dal TFR.

Per quanto riguarda i limiti di età, la cessione del quinti può essere accesa da 18 anni, fino a 90 (per i pensionati). Il limite massimo di 90 anni deve essere inteso come termine del periodo di pagamento di tutte delle rate.

Ciò significa che il limite massimo di età dei pensionati può variare a seconda della durata del prestito; ad esempio un pensionato di 80 anni può richiedere un prestito da rimborsare anche in 10 anni, un pensionato di 87 anni potrà avere una cessione del quinto con rimborso di durata massima di 3 anni.

I documenti necessari

Quando ci si reca in un istituto di credito per richiedere il prestito in cessione del quinto sarà necessario portare con sè alcuni documenti necessari per l’approvazione della pratica.

Nel dettaglio per un lavoratore dipendente che richiede il finanziamento servono:

  • una busta paga degli ultimi 3 mesi (alcune banche possono chiedere due o più buste paga);
  • il certificato di stipendio, fondamentale poichè in esso sono citate diverse informazioni sul lavoro come l’ammontare del TFR accumulato;
  • Il CUD dell’anno in corso.

Per quanto riguarda i pensionati invece i documenti da presentare sono:

  • il cedolino dell’ultima pensione (alcune banche ne chiedono di più);
  • il documento della cedibilità di pensione da richiedere all’INPS;
  • il Modello OBIS/M della pensione.

Oltre ai documenti citati, servono sempre un documento d’identità (carta d’identità o passaporto) e la propria tessera sanitaria.

Nota: se un pensionato sceglie una banca convenzionata con l’INPS non sarà necessario che si rechi in una banca per l’ottenimento della cessione del quinto, ma potrà svolgere tutto quello che serve direttamente in una delle sedi INPS.

Assicurazione cessione del quinto

Quando si apre un prestito in cessione del quinto è necessario sottoscrivere anche dei contratti di assicurazione.

Per i lavoratori dipendenti è necessario aggiungere obbligatoriamente due assicurazioni:

  • l’assicurazione sul rischio d’impiego, in modo che se il lavoratore dovesse perdere il lavoro per motivi che non dipendono da lui, l’assicurazione pagherà la restante parte delle rate del prestito (da sottolineare che se è la persona a dimettersi o licenziarsi volontariamente, l’assicurazione non coprirà il rimborso);
  • l’assicurazione sulla vita, poichè la banca si deve tutelare in caso di decesso del debitore. Infatti stipulando questo contratto, il caso di morte del richiedente del prestito in cessione del quinto, le rati restanti del prestito saranno estinte interamente dalla compagnia assicuratrice.

I pensionati che richiedono la cessione del quinto devono aggiungere obbligatoriamente solo l’assicurazione sulla vita, in modo che la banca abbia una garanzia anche in caso di decesso del richiedente. Non è obbligatoria l’assicurazione del rischio d’impiego, poichè la pensione è garantita a vita dall’INPS.