A cosa serve e come funziona una landing page

A cosa serve e come funziona una landing page

Spesso si sente parlare di landing page, ma per chi non mastica l’inglese, tale termine non dice un granché. Eppure, oggi come oggi, è uno degli strumenti più utili per chi fa marketing online. Ma cos’è e come funziona una landing page? Qual è il suo obiettivo e quando dovrebbe essere utilizzata? Vediamo di fare un po’ di chiarezza e spiegare, in termini semplici, anche per chi non è della professione, ma vuole comunque documentarsi sull’argomento, di cosa si tratta.

Cos’è e come funziona una landing page

Se pensiamo al termine inglese “landing page” e lo traduciamo, possiamo essere depistati. Il sintagma, infatti, significa pagina di atterraggio. No, non c’è stata una cattiva interpretazione della lingua originale, questo termine, infatti, ha una motivazione. In poche parole, quando si parla di landing page, si parla di una pagina di atterraggio vera e propria per l’utente e che può avere diverse funzioni a seconda dell’obiettivo prefissato.

La landing page, quindi, è una pagina che ha, in generale, l’obiettivo di convertire i visitatori di un sito in quelli che, in termini tecnici, vengono definiti lead, ovvero i contatti, in clienti.

Più nello specifico, gli obiettivi principali delle landing page sono due, a seconda dell’obiettivo: indurre l’utente a compilare un modulo di contatto con i suoi dati o portarlo a compiere direttamente un acquisto. Ovviamente, dipendentemente dall’obiettivo finale, la pagina sarà realizzata in modo congruo.

In entrambi i casi, comunque, c’è un obiettivo comune: trasformare l’utente in cliente, quindi convertirlo a un acquisto di un bene o di un servizio. Va da sé che si tratta di pagine diverse dalle altre pagine web che invece possono essere strutturate in modo da offrire informazioni utili.

Ma come funziona una landing page? Vediamo adesso il suo funzionamento a seconda dell’obiettivo, quindi che serva come pagina per l’acquisto o per la compilazione di un modulo di contatto.

Squeeze page, la landing che serve per ottenere un contatto

Uno degli utilizzi più frequenti delle landing page è quello di una pagina atta a ottenere un primo contatto con gli utenti. Questi, che vedono solitamente un annuncio, “atterrano” sulla landing e vengono invogliati a lasciare i propri contatti, generalmente per ottenere maggiori informazioni o un qualche vantaggio, come per esempio poter scaricare un contenuto utile gratuitamente.

Una volta che gli utenti compilano il form con i loro dati, vengono ricontattati. Il form, ovviamente, deve essere facile da compilare e ben strutturato, un form troppo complesso o che richiede troppi dati finisce per essere abbandonato. Il ruolo delle landing page, in questo processo, è cruciale.

Le landing page finalizzate alla vendita

In alcuni casi, come abbiamo già detto, le landing page possono essere utilizzate per la vendita diretta di un prodotto o di un servizio. In questo caso stiamo parlando prevalentemente di siti e-commerce, la chiamata all’azione, pertanto, dovrà essere diversa da quella presente nelle landing che abbiamo analizzato prima, qui non si richiede all’utente di lasciare i propri dati, ma di acquistare ciò che l’azienda propone.

Fondamentale sarà quindi inserire i metodi di pagamento di maggior utilizzo, tra cui carta di credito e PayPal.

La landing nei funnel

Un’attività online molto utilizzata, di questi tempi, è quella dell’acquisizione clienti. Questo, in linea generale, è il ruolo principale che va ad acquisire una landing page. Nei processi di acquisizione clienti automatizzati, la landing ha proprio la funzione di acquisire i contatti degli utenti, come abbiamo visto nel primo caso analizzato. Ma cosa succede a questi contatti?

Il processo che inizia con questa acquisizione, prosegue con diverse fasi che fanno parte di quello che in linguaggio del marketing viene chiamato funnel o “imbuto”. Si tratta di un particolare processo che si avvale di diverse strategie combinate tra loro e finalizzate a convertire l’utente in cliente.

L’ultimo step del funnel, infatti, è proprio la conversione, ovvero, l’utente che, acquistando un prodotto o un servizio, diventa cliente.

Il raggiungimento dell’obiettivo, dunque, viene identificato proprio con la conversione, che sia macro, quindi l’acquisto vero e proprio, o micro, il semplice rilascio dei dati sul modulo di contatto.

In breve

In buona sostanza, possiamo riassumere che la landing page è una pagina che viene creata con lo scopo di convertire. A seconda dell’obiettivo da raggiungere può essere realizzata in modo da ottenere un contatto dell’utente o, se possibile, finalizzata alla vendita diretta.

Come si può notare, i vantaggi che offre questa pagina sono effettivi, purché, però, venga realizzata in modo corretto e inserita all’interno di una strategia mirata.

Normalmente le landing page vengono visualizzate a seguito di un clic su un risultato di ricerca o anche su un annuncio online. Ci sono diversi modi per portare traffico alle landing, ma quello più utilizzato è senza dubbio il pay per click, una forma di pubblicità molto diffusa sul web dove gli inserzionisti pagano per ogni click che gli utenti effettuano sull’annuncio.

Fondamentale, in questo caso, è creare una pagina coerente con l’annuncio stesso.