Quali sistemi di irrigazione conviene utilizzare?
Un buon modo per prevenire pericolosi ristagni d’acqua in un giardino o in un orto, è sicuramente quello di installare dei sensori di controllo che si adattano per qualsiasi sistema di irrigazione si scelga. Un sensore rileva semplicemente la quantità di acqua designata, e generalmente è un dispositivo piccolo e semplice da usare oltre che poco costoso. In riferimento a quanto sin qui premesso vediamo quale sistema di irrigazione conviene utilizzare in base alla grandezza del contesto verdeggiante da annaffiare e a specifiche esigenze di coltivazione.
Sistemi di irrigazione a pioggia
Gli irrigatori possono coprire grandi aree ma anche quelle di ridotte dimensioni, per cui la scelta è subordinata proprio alla quadratura del contesto verdeggiante. Premesso ciò, va altresì aggiunto che i sistemi noti come irrigazione a pioggia consentono di rilasciare acqua ad alta pressione con l’aiuto di una pompa. La fuoriuscita del liquido tra l’altro proprio simile alla pioggia, avviene grazie ad un ugello di piccolo diametro posto nelle tubazioni. L’acqua viene distribuita attraverso un sistema di tubi spruzzata nell’aria e irriga nella maggior parte diversi tipi di terreni grazie all’ampia gamma di capacità di scarico del cono d’acqua che si viene a creare. Ovviamente questo sistema di irrigazione può essere abbinato a specifici programmatori, disponibili questi ultimi di varie forme, dimensioni e costi sul sito: Elettrotecnica Agostini L’azienda infatti è specializzata nella fornitura di una vasta gamma di attrezzi ed accessori per il giardinaggio in grado di soddisfare sia gli hobbisti che gli esperti del settore. Premesso ciò, va altresì aggiunto che scegliere un sistema di irrigazione a pioggia significa ottenere un risparmio idrico stimabile tra il 30% e il 50%, aumentare la resa del suolo, ridurne la compattazione, senza contare che è particolarmente adatto per terreni ondulati.
Il sistema di irrigazione sotterranea
L’ irrigazione sotterranea è un altro sistema molto diffuso per fornire acqua a giardini e prati attraverso tubi interrati. Tuttavia è importante sottolineare che quando si parla di questa tipologia di impianto, c’è la possibilità di sceglierlo sia fisso che mobile. Inoltre è dato sapere che i tubi più diffusi sono quelli in PVC disponibili sia lineari che con svariate tipologie di curve, e che quindi si possono agevolmente interrare in una trincea opportunamente scavata e poi ricoperta con delle piastrelle nel caso si opti per la soluzione mobile o con del terriccio se la scelta ricade sull’irrigazione sotterranea fissa. A margine va altresì aggiunto che i raccordi in PVC permettono anche di effettuare un collegamento diretto alla fonte d’acqua primaria, in modo che in automatico e con appositi programmatori aprono e chiudono manualmente il flusso d’acqua.
Il sistema di irrigazione a goccia
L’irrigazione a goccia è sicuramente quello che la maggior parte dei giardinieri professionisti predilige rispetto ad altri. Il motivo è legato al fatto che è un sistema di erogazione di acqua e sostanze nutritive tra i più efficienti specie quando si tratta di colture in crescita. Questa tipologia di innaffiatura permette di fornire contemporaneamente acqua e sostanze nutritive (fertilizzanti liquidi) direttamente alla zona delle radici delle piante, nelle giuste quantità, al momento opportuno e in modo che ogni singolo esemplare riceva esattamente ciò di cui ha bisogno per crescere in modo ottimale. Alla domanda come funziona un sistema di irrigazione a goccia, la risposta non è difficile da fornire; infatti, acqua e sostanze nutritive vengono distribuite attraverso tubi chiamati proprio gocciolatori. Ognuno emette gocce contenenti acqua e fertilizzante con conseguente applicazione uniforme di ciò che ciascuna pianta ha bisogno per crescere sana e rigogliosa, quindi senza eccessi e scongiurando nel contempo pericolosi ristagni d’acqua.