patteggiamento

Patteggiamento: informazioni e consigli utili

Tra i procedimenti speciali disciplinati dall’art.444 del Codice Penale, c’è il patteggiamento. Questo rito alternativo viene definito “premiale” perché è in grado di apportare numerosi vantaggi a chi lo richiede. Il più evidente è sicuramente quello di potersi accordare con il pubblico ministero per avere una riduzione della pena rispetto a quella prevista dal procedimento ordinario.

Tuttavia, non si tratta degli unici benefici che accompagnano il patteggiamento. Bisogna tener presente, però, che questi vengono concessi quando si rinuncia al processo accettando una condanna penale, seppur ridotta.

Patteggiamento: che cos’è e come funziona

Il patteggiamento consente di poter arrivare a una riduzione della pena prevista: questa viene diminuita di un terzo, se inferiore ai cinque anni. Tuttavia, il patteggiamento non è previsto per tutti i reati. Infatti,  nel caso di processi relativi a delitti di terrorismo, criminalità organizzata o reati che vanno a ledere la personalità individuale e la libertà sessuale, così come il reato di violenza, non è possibile richiedere l’applicazione della pena su richiesta delle parti, altro nome utilizzato per indicare il patteggiamento.

Anche se si è stato condannati per un reato e si viene ritenuti dei delinquenti abituali, quindi in caso di professionisti o di recidiva, oppure se il reato è commesso dai minori, non è possibile usufruire di questo procedimento speciale. Nell’ultimo caso infatti, il patteggiamento andrebbe a contrastare con l’approccio conciliativo adottato dal giudice di pace, mentre nel primo caso l’esclusione del patteggiamento è prevista per pene di durata superiore ai due anni.

Se il reato commesso è nei confronti della pubblica amministrazione, invece, il patteggiamento viene concesso solo se si provvede integralmente alla restituzione del profitto ottenuto dall’illecito.

Esistono poi due diverse tipologie di patteggiamento: quello allargato, previsto per gli illeciti più gravi, e quello ristretto che viene concesso per reati di minore gravità. Il patteggiamento permette di ottenere anche maggiore privacy e di non dover corrispondere le spese processuali per il procedimento ristretto. Tuttavia, è importante affidarsi a un avvocato penalista esperto: clicca qui per richiedere una consulenza.

Quanto costa richiedere il patteggiamento?

Richiedere il patteggiamento è una soluzione spesso adottata quando si è quasi certi della colpevolezza o della decisione finale del Giudice. Questa procedura ha un costo che varia solitamente dai 1500 ai 2000 euro. Tuttavia, possono essere previste maggiori spese legali, soprattutto nel caso di procedimenti che si caratterizzano per la loro particolare complessità. Infatti, spesso può capitare che la richiesta di patteggiamento venga rifiutata dal Giudice: in questo caso, sarà necessario rimodulare la richiesta rivolgendosi al pubblico ministero. ovviamente, questo comporta una maggiorazione delle spese legali e tempistiche più lunghe.

Quali sono i vantaggi del patteggiamento?

Ricorrere a questo procedimento speciale è spesso conveniente sotto molti aspetti. Tra cui:

  • concordare la condanna in via preventiva;
  • riduzione di 1/3 della pena;
  • impossibilità per la parte civile di richiede il risarcimento in sede penale;
  • estinzione del reato;
  • cancellazione delle spese di giustizia per il patteggiamento ristretto;
  • non menzione sul casellario giudiziario per pene inferiore ai due anni;
  • udienza senza pubblico;
  • rapida chiusura del fascicolo giudiziario.