I migliori obiettivi per la Reflex: come sceglierli in base all’uso

Se hai comprato una Reflex e vuoi imparare ad usarla davvero preparati a spendere il 70% del tuo budget in ottiche ed obiettivi. Abbiamo intervistato i responsabili di White, azienda che si occupa del noleggio obiettivi a Roma, per avere qualche informazione!

Iniziamo dalle basi: qual è il primo consiglio?

Ovviamente controllare l’attacco! Panasonic e Olympus lavorano con attacchi standard che si possono adattare a tutti gli obiettivi. Canon e Nikon invece hanno attacchi proprietari e univoci: per usare altri obiettivi è necessaria una ghiera di aggancio.

Nikon usa un attacco F, Canon invece i due EF e EF-S. Per le mirroless Canon, invece, si usa l’EF-M.

Riguardo la focale, invece?

Di base il fattore da considerare è questo: “Quanto è distante l’oggetto che voglio fotografare?”. Se lo è molto, ma voglio che sia l’assoluto protagonista dello scatto, dovrò usare un teleobiettivo. Se invece è lontano ma voglio catturare il paesaggio che lo circonda, dovrò scegliere un grandangolo.

Tropicalizzato o non tropicalizzato?

Se il budget lo consente, assolutamente e sempre tropicalizzato. Si tratta di ottiche più robuste e che tollerano meglio la presenza di sabbia, polvere e umidità, quindi si adattano meglio a tutti i contesti. Ovviamente, costano più di quelli non tropicalizzati, ma in questo caso valgono tutto il denaro investito.

Possiamo fare qualche esempio per gli stili di fotografia più famosi?

Certo!

Per un viaggiatore io consiglio sempre un obiettivo tuttofare misto, rigorosamente tropicalizzato. Può portare solo quello con sé e non avere peso eccessivo.

Per le foto in strada preferisco le ottiche piccole e molto luminose. Le focali fisse costano molto meno di quelle mobili, anche se costringono il fotografo ad avvicinarsi ed allontanarsi dal soggetto. E’ comunque la regola principale del gioco della street photography! Se il motore di fuoco è ad ultrasuoni, quindi molto silenzioso, sarà ancora più facile non venire notati nella folla.

I paesaggisti devono avere una collezione di grandangoli ben tropicalizzati, molto resistenti per scattare anche vicino a laghi, fiumi, cascate, ghiacciai, deserti polverosi.

Per chi è interessato alla fotografia di ritratto coniglio sempre obiettivi con lunghezze tra i 50 e gli 80 mm. Più la lunghezza è alta, più è facile ottenere l’effetto bokeh sullo sfondo, cioè una sfocatura marcata che permette di evidenziare ancor meglio il soggetto principale del ritratto. Attenzione però a non salire oltre gli 80mm, o la foto perde un po’ di tridimensionalità e di profondità, facendo sembrare il viso quasi “incollato” su uno sfondo grezzo e piatto.

La fotografia sportiva è una di quelle che richiede attrezzature più costose e più pesanti: anche in questo caso, è proprio il gioco dello stile. Per iniziare consigliere un tele tra i 70 e i 300mm. Per gli sport al chiuso va bene anche un obiettivo non tropicalizzato, ma se ci si avvicina a piscine o a spazi aperti la resistenza all’umidità e alla polvere diventano imprescindibili: un intervento di riparazione su un’ottica simile può costare anche più dell’obiettivo stesso.