Cosa devi sapere sui video interattivi e personalizzati

 I consumatori di oggi sono diventati esigenti e sono stanchi di navigare su siti web per finire su pagine di prodotti che non fanno riferimento alla loro necessità. Le loro aspettative sono elevate e desiderano tecnologie interattive sempre più avanzate, in grado di informarli e intrattenerli allo stesso tempo. È per questo che la creazione di video interattivi e personalizzati è diventata ormai una strategia e una vera e propria pratica di uso comune, soprattutto per le aziende di servizi (qui puoi trovare un approfondimento proprio sulla creazione di video interattivi e personalizzati).

Ormai si sa, il video riesce ad informare e raggiungere emotivamente le persone come nessun altro mezzo ed è per questo che la sua popolarità online è esplosa, in modo particolare negli ultimi anni. Non è solo un contenuto apprezzato dagli utenti, ma anche una strategia efficace per le aziende che vogliono trasformare il proprio traffico in “azioni”, o meglio “conversioni”.

Perché integrare i video nella propria strategia di marketing

Secondo Cisco, entro il 2022, i contenuti video rappresenteranno l’82% di tutto il traffico online, senza dimenticare che ormai quasi tutti i brand stanno adottando strategie di video marketing.
Secondo Hubspot, il 54% degli utenti vorrebbe vedere più contenuti video di brand o aziende che supporta e il 60% – 80% dei consumatori è più propenso a comprare un prodotto dopo averne visto il video. Se poi hai già informazioni sui tuoi clienti, puoi offrire esperienze video altamente personalizzate adatte agli obiettivi del tuo marchio.

Cos’è la personalizzazione nei video

Con la tecnologia e i dati che si possiedono oggi, si è in grado di creare una customer experience personalizzata e multicanale per accompagnare il cliente attraverso il customer journey.  Una delle principali caratteristiche di questi video è sicuramente la User-Directed-Storytelling (UDS). Questa non è altro che una narrazione personalizzata, che trasforma il destinatario nel protagonista della storia e adatta la narrazione alle sue caratteristiche.

È possibile così creare un percorso narrativo unico, generato sulla base delle informazioni del cliente (es. dati geografici, dati demografici, storico – acquisti, ecc). In questo modo, l’utente si sentirà maggiormente coinvolto e, probabilmente, entrerà più facilmente in contatto con il brand.

Tuttavia, quando si includono informazioni come il profilo di un individuo, la storia delle transazioni, le interazioni e persino i comportamenti, la distribuzione dovrebbe essere mirata ai canali che richiedono un accesso sicuro tramite l’account in un portale specifico e sicuro, un sito web protetto da password, un’app mobile autenticata o un URL personalizzato.

L’interattività è l’asso nella manica per ottenere alti tassi di conversione

L’utilizzo dell’interattività permette una comunicazione bi-direzionale, che informa il cliente, ma allo stesso tempo permette all’azienda di acquisire dati, o informazioni, in base alle sue interazioni.

In breve, ogni spettatore interagisce con il contenuto e guida la sua esperienza mentre si raccolgono dati utili per il completamento del suo profilo, facilitando così l’interazione nei successivi passi del customer journey.

I video interattivi e personalizzati hanno un altissimo tasso di conversione grazie all’integrazione di alcune funzioni come call-to-action, pop-up e form.
Inoltre, le azioni compiute raccolgono digitalmente il consenso al trattamento dei dati, un altro punto a favore in un’epoca caratterizzata da compliance stringenti.

Quali settori ne traggono vantaggio?

L’utilizzo di questa strategia porta grandi vantaggi a molteplici settori, specie quelli che hanno la necessità di scalare comunicazioni su alti volumi, come ad esempio migliaia o milioni di utenti, perciò ad esempio utility, pubblica amministrazione, telecomunicazione, retail, servizi bancari e assicurazioni.

Molte aziende hanno scelto questo approccio per comunicare con i propri consumatori, riducendo le chiamate all’assistenza clienti, la frustrazione dei propri utenti e migliorando così la customer experience su diversi touchpoint.

Conclusioni

Fornendo contenuti video dinamici e modulari, le aziende sono in grado di garantire una buona digital customer experience e incoraggiare i propri clienti all’azione, trasformando il proprio traffico in conversioni. Gli obiettivi possono essere molteplici, da quelli semplici, come un redirect ad un’altra pagina, fino a quelli più complessi come l’avanzare di un processo d’acquisto.

Indipendentemente dalla strategia scelta, l’attenzione dovrebbe essere sempre concentrata sul valore e sulla promozione di relazioni a lungo termine, offrendo la giusta customer experience e risultati nei punti che contano di più durante il viaggio del cliente.