Gorilla, balene, tartarughe, leoni: alcuni esempi di volontariato naturalistico

Di dimensioni imponenti e dalla forza incredibile, i gorilla sono animali che rischiano l’estinzione a causa del fenomeno del bracconaggio.

Ogni anno, infatti, il gorilla orientale e il gorilla occidentale che abitano l’Africa equatoriale, sono specie costantemente minacciate per via del commercio della loro carne, considerato un cibo ricercato nelle fiere clandestine. Partecipare a un campo di volontariato nella loro terra significa essere attivi nella protezione di questi rari esemplari.

In Uganda, Stato dell’Africa Orientale, diversi centri di recupero offrono progetti ed esperienze in cui, i gorilla, vengono rieducati al loro stile di vita selvaggio dopo essere stati tenuti illegalmente in cattività.

La caccia rappresenta un serio pericolo per la maggior parte delle specie di balena. Ogni anno si registrano numerosi massacri di cetacei e le statistiche sono sempre più preoccupanti. Per questo motivo, numerosi Paesi hanno creato delle zone protette per tutelare la conservazione di questa specie marina.

L’Islanda e le Isole Canarie sono molto attive nella sensibilizzazione sul tema dell’uccisone delle balene e, anche ’Italia offre programmi di volontariato presso il santuario dei cetacei nel Mar Ligure, regalando esperienze a bordo di imbarcazioni o nella sede della centrale operativa.

Lavorare con le balene richiede molta attenzione e i volontari sono per lo più impegnati nelle operazioni di monitoraggio della carcasse rinvenute sulle spiagge, nell’istruzione e nell’educazione della popolazione locale e turistica sulla salvaguardia di questa specie e anche nella redazione di materiale informativo relativo all’argomento.

Famose per la loro lentezza, le tartarughe marine sono i rettili più antichi ancora in vita, presenti sul  nostro pianeta da più di 225 milioni di anni. Purtroppo soltanto una tartaruga su mille riesce a a raggiungere il mare, e dunque a sopravvivere, dopo la schiusa.

Ma la minaccia più grande non è rappresentata dai predatori animali, bensì dai bracconieri i quali ne rubano le uova e dall’erosione delle coste. Il Messico è ricco di interessanti programmi di volontariato ambientale nella tutela delle tartarughe. Il volontario sarà impegnato nella protezione dei nidi, nella pulizia delle loro vasche e delle spiagge, inoltre potrà partecipare agli studi scientifici sulla biodiversità. Anche l’Italia offre questo tipo di esperienza, in particolare nella salvaguardia della specie Caretta caretta in Sicilia e in Calabria.

Considerato da sempre il re della savana, il leone è un mammifero maestoso che in natura sopravvive da dieci a quindici anni.

A causa del progressivo impoverimento del suo habitat naturale e della caccia di cui sono vittime, la popolazione di questo animale è drasticamente decimata. I centri attivi nella tutela e protezione dei leoni si trovano soprattutto in Namibia e in Sudafrica. Le attività che il volontario potrà svolgere includono la cura e la nutrizione dei leoni che vivono in cattività; lo studio del loro comportamento in relazione all’ambiente; la ricerca e la raccolta dei dati; la redazione di materiale informativo volto ai fini della sensibilizzazione verso questo tema.

Questi, sono soltanto alcuni esempi di volontariato naturalistico ma, le opportunità sono moltissime poiché molte specie di sono attualmente a rischio di estinzione.

Per ulteriori informazioni e se vuoi lavorare per la conservazione, consulta le opportunità di volontariato naturalistico sul sito di Keep the Planet.